Che questa volta ha fatto tappa a Trani. Proprio la scorsa settimana, Bari Cal.9 ha varcato i cancelli del SuperCarcere di Trani per una mattinata di formazione dedicata agli operatori con qualifica di Commissario, Ispettore, Coordinatore e Sovrintendente che prestano il loro servizio in quella struttura ed in quella comunità carceraria.
Inutile rimarcare quanto orgoglio mi dia poter prestare la mia opera di formazione anche a contatto con personale come quello della penitenziaria di una struttura delicata e importante come Trani. Perchè se è vero che i feedback che maturano in carcere sono per noi criminologi tesori preziosi, questo è ancor più vero rispetto ad una struttura come quella di Trani, dove le narrazioni ristrette sono di livello altissimo e dove è facile venire a contatto con il gotta di determinate strutture. Siano esse mafiose oppure sovversive.
Ed è proprio dal confronto con il personale che mi ascoltava ed interagiva che sono maturate tutta una serie di importanti riflessioni su “Radio Carcere” ossia sul filo rosso che unisce il dentro ed il fuori, non solo nelle narrazioni e nelle vicende umane dei singoli detenuti, ma anche e soprattutto nella narrazione collettiva di una organizzazione divisa tra dentro e fuori. Beh, Radio Carcere è un mondo che va indagato… e non è escluso che sia materiale per la prossima pubblicazione.